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Paola ed Enrica Giglio

VOLONTARIATO > Esperienze al Regina Margherita


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Paola ed Enrica Giglio


La nostra esperienza al Regina Margherita


Siamo Paola ed Enrica Giglio, insegnanti ed organizzatrici dell'Istituto Europeo di Shiatsu di Torino.

Tutto è iniziato con una serie di coincidenze, quando una nostra cara ricevente, nel Marzo del 2017, ci portò a conoscere i volontari del progetto UGI, nelle persone di Elvia e Valentina; ci siamo incontrate, e abbiamo scoperto che in quel periodo anche loro tentavano di mettersi in contatto con noi dell'Istituto Europeo di Shiatsu. Ci siamo piaciute immediatamente ed è iniziata così una collaborazione tra di noi, e con i nostri operatori.

L'Associazione ci ha messo a conoscenza dei regolamenti, delle istruzioni e degli accorgimenti necessari ed abbiamo iniziato con tutoraggi insieme ai Volontari UGI, i quali ci davano tutte le indicazioni necessarie per poter accedere in ospedale e trattare i genitori dei bambini ricoverati.
I nostri trattamenti shiatsu, fin dall'inizio, si svolgevano in modo diverso da come era nostra abitudine, non potevamo chiedere nulla al ricevente, non era permesso parlare del nostro privato, né chiedere come stava la creatura ricoverata ed alcune volte, se necessario, dovevamo indossare camici, mascherine, insomma un abbigliamento che proteggesse il bimbo, che in quel momento riceveva assistenza terapeutica.
Ci dovemmo quindi adattare a fare i trattamenti su delle sedie, o su una poltroncina che, aperta, diventava un lettino.

Talune volte uscivamo noi con il mal di schiena per la scomodità, ma il nostro cuore era pieno di gratitudine, di gioia per aver dato un momento di conforto ai genitori che assistevano i loro figli.
Trattavamo i genitori, ed alcune volte mentre la televisione trasmetteva i cartoni animati, che i bimbi in silenzio guardavano, ma nulla ci distraeva dal donare un trattamento ad un genitore che era sempre in allerta, attento nel caso il bimbo avesse bisogno di qualcosa.

Ma non era questa la vera tensione che il ricevente provava, piuttosto era la paura di avere la notizia che il bimbo potesse peggiorare. Nei nostri trattamenti cercavamo di contattare corpi sofferenti per lunghe attese, genitori che sicuramente avrebbero preferito essere loro i malati, perché la peggior cosa che può capitare ad una mamma o ad un papà è di sapere che il tuo bimbo soffre e che tu non puoi fare altro che assisterlo e confortarlo.
In questi tre anni di volontariato diversi nostri operatori si sono prodigati, cercando di essere sempre presenti ai loro appuntamenti, e quando qualcuno non era totalmente in buona salute, il gruppo si attivava per sostituirlo.
Alcuni operatori hanno sospeso, forse perché l'esperienza era molto forte e non sempre riuscivano a sostenerla e, a volte, la vita ci mette a vivere esperienze personali dolorose e quindi c'è bisogno di una pausa o di un sostegno psicologico.
Personalmente, quando andiamo a donare il nostro shiatsu al Regina Margherita, al termine ci concediamo una passeggiata al Valentino, e in quel momento ci sentiamo più forti, quasi felici per quello che abbiamo donato; questo ci fa comprendere veramente le cose importanti della vita, che sicuramente sono la salute e la possibilità di fare del bene.

Prima del periodo del Covid19 ci è stato chiesto dall'UGI di trattare anche i genitori del reparto "Trapianti". In questo reparto i ricoverati ed i loro genitori sostano in lunga degenza, quindi si è prospettata per noi l'opportunità di svolgere, nel tempo, più trattamenti alla stessa persona, che è il modo in cui noi generalmente operiamo. Il fatto che ci sia stata proposta questa ulteriore possibilità ci ha fatto comprendere che stavamo svolgendo un buon lavoro.
In queste visite dovevamo spogliarci di ogni cosa ed indossare indumenti forniti dal reparto, ma ci spogliavamo anche di tutto quello che c'era fuori, e tutto all'esterno sembrava banale, rispetto al dolore che si percepiva. Si acquisiva più confidenza con i genitori, che ogni settimana ci attendevano per avere un piccolo sostegno.
In tutto ciò dobbiamo ringraziare i nostri operatori, sempre molto professionali, ringraziamo anche l'UGI in modo particolare la dottoressa Elvia, che ci sostiene e con la quale c'è una grande stima reciproca e Valentina, che in qualsiasi momento è disponibile nei nostri confronti.


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